L’intervento riguarda il recupero sottotetto Milano di un edificio in una vecchia corte sui navigli.

Ci troviamo in zona Naviglio Grande, un canale completamente artificiale derivato dal fiume Ticino, che termina, dopo un percorso di circa 50 chilometri, nelle acque della darsena di Porta Ticinese in Milano.

Attorno ad esso e agli altri canali artificiali costruiti come via di comunicazione fluviale verso la città, si è sviluppato lo storico quartiere dei Navigli, un tempo popolare ma divenuto negli ultimi anni un luogo di forte richiamo: è oggi infatti la residenza prediletta di artisti, artigiani e professionisti che, insieme alle case di ringhiera ed ai numerosi locali, rendono i Navigli uno tra i più fascinosi luoghi milanesi. Proprio all’interno di una tipica casa di ringhiera sul Naviglio Grande, nei pressi della storica Chiesa di San Cristoforo, si colloca il progetto qui presentato. L’edificio è sottoposto a un vincolo di tutela ambientale, che consente unicamente interventi di restauro conservativo.



Gli spazi oggetto di ridisegno si trovano al secondo e ultimo piano e sono costituiti da un piccolo appartamento di due vani oltre a servizio igienico, e da una adiacente porzione di sottotetto non abitabile con accesso indipendente. I committenti, affettivamente legati a questo luogo e desiderosi di non abbandonare la zona della città loro cara, hanno richiesto una ristrutturazione interna volta a sfruttare al massimo gli spazi da un punto di vista funzionale, e a creare un ambiente di qualità che si adatti a uno stile di vita giovane e dinamico, aperto alle relazioni sociali e all’ospitalità. L’appartamento ristrutturato dovrà ospitare una giovane coppia oltre ad un eventuale bambino.

L’intendimento iniziale dei committenti, di recuperare e utilizzare ai fini abitativi la soffitta soprastante l’appartamento esistente, si è subito rivelata impraticabile date le contenute altezze interne e il vincolo, imposto dalla normativa urbanistica vigente, di non apportare modifiche alla sagoma di copertura. Si è perciò ideata una soluzione progettuale alternativa che consentisse comunque di recuperare dello spazio tramite la completa ridefinizione funzionale e spaziale interna. La soluzione progettuale individuata propone la completa demolizione dei tavolati interni e del solaio piano di copertura dell’attuale appartamento per arrivare alla “messa a nudo” dell’involucro murario esterno e alla liberazione dell’intero volume posto sotto la falda del tetto. Questa operazione permette anche di guadagnare la massima luminosità per l’ambiente, che verrà a godere di tutte le aperture esistenti. Effettuata questa prima operazione di “pulizia” spaziale, si vanno a ricollocare le diverse funzioni all’interno del nuovo volume unitario. L’unico ambiente separato è costituito dalla porzione di sottotetto adiacente, posto a una quota di pavimento leggermente inferiore, che viene annesso tramite scala interna e destinata a seconda camera.



Le altezze guadagnate tramite la demolizione del solaio piano di copertura permettono la creazione di un piano soppalco, mantenuto staccato dalle pareti perimetrali, sul quale viene collocata la zona notte. La zona di soggiorno, posta al piano d’ingresso, gode così di una piacevole doppia altezza che caratterizza fortemente l’ambiente, dandogli nuovo respiro pur nelle contenute dimensioni di superficie. La parte ribassata, sotto il soppalco, è adibita alla zona pranzo. La scala a salire è nascosta dietro il volume del servizio igienico, mentre la cucina è collocata lateralmente, lungo la parete nord. Un volume traslucido in vetro strutturale “sospeso” sopra la zona soggiorno funziona al contempo da cabina armadio e da grossa lampada di illuminazione della zona giorno. La scelta del bianco come colore rigorosamente adottato per tutti i piani di definizione dello spazio – pareti, soffitto, pavimento – sottolinea l’operazione di svuotamento dell’involucro spaziale idealmente compiuta come punto di partenza del progetto. Il nuovo spazio così creato assume un tono contemporaneo e vagamente metafisico che ben si coniuga con l’atmosfera bohémien del quartiere Navigli.

 
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